Blues

J. B. Lenoir
(Monticello, Mississippi, 5 marzo 1929 – Champaign, Illinois, 29 aprile 1967)

Nello stile generosissimo di Lenoir s’individuano le tracce degli antichi cries, in cui la forza del canto è modulata da improvvisi, graffianti collassi tonali, tra tensioni e cedimenti che si potenziano a vicenda. È ruvido e palpabile; acuto, tagliente, gentile; è il demone della veranda.

Johnny Shines
(Traysser, Tennessee, 26 aprile 1915 – Tuscaloosa, Alabama, 20 aprile 1992)

L’aggressiva evocatività del più generoso e potente degli umoni di Blues! La visione che il Blues è una musica seria.

Johnny Shines era un mistico.

Jack Owens
(Bentonia, Mississippi, 27 novembre 1904 – Yahzoo City, Mississippi, 9 febbraio 1997)

È la voce di un antico aedo; di un sopravissuto: canta, con desolata tensione, nell’eco di un’antica battaglia.
(Vox clamantis in deserto).

Floyd Jones
(Marianna, Arkansas, 21 luglio 1917 – Chicago, Illinois, 19 dicembre 1989)

Dark Road, impietosa ed ipnotica, rivela i tratti gnostici del Blues. È di un treno che per vero si tratta? a chi appartiene, chi lo manovra?
La sorda opposizione del Conducente, l’inflessibile superbia.

Then

«Then he started walkin’ down the lonsome road».

Mississippi Fred McDowell
(Rossville, Tennessee, 12 gennaio 1904 – Memphis, Tennessee, 3 luglio 1972)

Ondulante, circospetto, sinuoso.
Febbricitata determinazione.

Ropert Pete Williams
(Zachary, Louisiana, 14 marzo 1914 – Rosedale, Louisiana, 31 dicembre 1980)

Sempre, in Robert Pete Williams, la linea di basso rivela il demone, attuandone la forma.

Mississippi Fred Mc Dowell
(Rossville, Tennessee, 12 gennaio 1904 – Los Angeles, California, 3 luglio 1972)
L'incantatore ed il cobra, 
voce e chitarra in Mississippi Fred Mc Dowell.

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